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Antibiotici e dieta: cosa mangiare per proteggere il tuo intestino.

Può succedere di dover assumere degli antibiotici e, quando accade, è importante rafforzare il corpo e in particolare l’intestino.


A me è accaduto di recente, esattamente dopo 16 anni dall’ultima volta. Non ti nascondo che ero preoccupata perché, 16 anni fa, l’impatto era stato devastante sul mio corpo, ne ho pagato le conseguenze per 6 mesi (però ai tempi ero un disastro e mangiavo malissimo! 😅). Tuttavia, non curare un ascesso dentale con un antibiotico sarebbe stato troppo rischioso. Allora mi sono armata di pazienza e ho messo in atto un piano alimentare ad hoc che voglio condividere con te.

Procediamo con ordine…


A cosa serve l'antibiotico?

L’antibiotico è indispensabile per curare le infezioni batteriche, non bisogna abusarne, ma nel mio caso (ad es. ascesso dentale) era davvero necessario.


Qual è il problema dell’antibiotico?

Sostanzialmente, l’antibiotico va a eliminare i batteri, ma non sa differenziare tra quelli buoni che compongono la tua indispensabile flora intestinale, e quelli invece cattivi che hanno causato l’infezione. Per questo motivo, alla fine della cura, ti ritrovi con una flora intestinale estremamente alterata ed eventuali problemi come dissenteria e stitichezza.


Cosa fare quando si assumono antibiotici?


Di seguito ti lascio 10 consigli basati sui miei studi e la mia esperienza come terapista alimentare, sono i 10 consigli che do a chi viene in consulenza da me con questo problema. Di fatto si tratta di una dieta ad hoc e di un rimedio macrobiotico da seguire per 15 giorni e da modulare sulla base della reazione del proprio corpo. Ecco cosa ho fatto io e cosa consiglio a chiunque si trovi in questa situazione.


1. Ogni mattina a digiuno per 10 giorni ho assunto questo rimedio macrobiotico: kuzu e umeboshi che puoi trovare qui. L'undicesimo giorno stavo già meglio e quindi l’ho assunto a giorni alterni. Questo rimedio rafforza l’intestino e ti aiuta ad affrontare gli eventuali disturbi che si presentano durante e dopo l’assunzione di antibiotici.

2. Ho evitato di consumare, per almeno 10 giorni, dolci e in genere (torte, biscotti) e anche pane, pizza e focaccia. Di fatto, i prodotti lievitati contribuiscono a creare gonfiore, quindi ho preferito evitarli per almeno 10 giorni e li ho re-introdotti gradualmente iniziando da un po’ di pane. Biscotti e torte, solo dopo 15 giorni dall’inizio della cura.


3. Ho consumato prevalentemente cereali in chicco: riso integrale, miglio, grano saraceno, orzo e farro. Conditi in modo semplice con olio di semi di sesamo o extravergine di oliva, gomasio, un po’ di verdura. Ho comunque mangiato pasta e anche polenta.


4. Per quanto riguarda le verdure le ho consumate, ma con molta attenzione privilegiando carote, cipolla, zucca e riducendo broccoli, cavolfiore e cavolini di bruxelles che possono dare più facilmente problemi di gonfiore.


5. Ogni sera, ma in alcuni giorni anche a pranzo, ho iniziato il pasto con una zuppa di miso, a volte con l’aggiunta di daikon secco e shitake che, insieme alle alghe, aiutano il corpo a eliminare vecchio sale e sostanze tossiche.


6. A ogni pasto ho consumato una manciata di crauti: i crauti sono un prodotto fermentato che aiuta a rafforzare la flora intestinale.


7. A ogni pasto ho aggiunto un condimento fermentato: miso, acidulato di umeboshi, shoyu che rafforzano il corpo e in particolare l’intestino. Anche le olive in salamoia sono ottime, ti lascio una ricetta di una pasta speciale


8. Ho diminuito la quantità di legumi per evitare di irritare l’intestino privilegiando tempeh e tofu o farinata di ceci in padella.


9. Non ho consumato nessun prodotto stimolante (io caffè non ne bevo), nemmeno tè nero, fino a quando non ho sentito che l’intestino riprendeva a stare meglio (alla fine della terapia antibiotica di 6 giorni).


10. Ho masticato, masticato e masticato ancora: masticare bene significa alleggerire il lavoro del nostro intestino e mantenerlo in salute, e ci evita fastidiosi gonfiori.


Quello che voglio specificare, però, è che il punto di partenza migliore sono sempre un intestino e un corpo, in generale, forte e non indebolito da una dieta a base di cibi raffinati, zuccheri, consumo eccessivo di stimolanti e grassi. Sei tu a scegliere ogni giorno quanto rendere il terreno fertile alle malattie o ai disturbi che alcune cure ti portano e puoi farlo 3 volte al giorno. Io ho notato la differenza della reazione del mio corpo oggi, rispetto a 16 anni fa quando non mi curavo di cosa mangiavo: non c’è paragone.


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