Alimentazione consapevole: mindfulness e nutrizione
- officina della felicità
- 3 nov 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Hai mai pensato al tuo rapporto col cibo? Hai mai osservato come mangi e quali emozioni associ a ogni pasto e a ogni alimento? Ti capita spesso di essere triste e mangiare per compensare la tristezza oppure ti abbuffi quando ti senti in ansia? Ti ritrovi a pensare: “forse dovrei mangiare quei biscotti, forse no, mi fanno ingrassare ma…se ne mangiassi uno… cosa sarà mai?!” ecc.
Se hai risposto sì ad almeno una di queste domande vuol dire che hai un rapporto emotivo con il cibo. Tranquillo, ce l’abbiamo tutti. Ciò che fa la differenza è riconoscerlo e imparare a mangiare in modo consapevole. E la consapevolezza è esattamente ciò che manca alla maggior parte delle persone.
Siamo infatti diventati totalmente disconnessi dal cibo, ossia inconsapevoli di quello che acquistiamo e portiamo sulle nostre tavole: mettiamo nel carrello della spesa pietanze già pronte senza chiederci se sono sane, etiche, da dove vengono, che effetto hanno sul nostro corpo. Quando mangiamo siamo distratti e generalmente facciamo altro: guardiamo la TV, leggiamo, stiamo al telefono ecc. Lo stesso vale per quando cuciniamo e facciamo la spesa.
In tutto questo dove sono gli odori, le consistenze, i profumi, i colori, le sensazioni tattili e il gusto? Se ingurgitiamo senza fare caso a queste sensazioni, senza masticare, con la fretta di finire il pasto e pensando ad altro, è molto probabile che non ci godremo il cibo e a breve avremo ancora fame.
Da qui l’importanza di applicare la Mindfulness alle nostre abitudini alimentari. In primo luogo, lo scopo dell’alimentazione consapevole - basato appunto sulle tecniche di Mindfulness - è quello di riconnetterci al cibo. Alimentazione consapevole significa prima di tutto riconoscere che la scelta di mangiare e di cosa mangiare, nasce spesso da un pensiero e da una sensazione e dalla decisione di assecondarli.
Il cibo in tutto questo non ha nessuna colpa, è solo l’oggetto di una forma di distrazione o fascinazione e siamo noi a essere liberi di scegliere se assecondarle oppure no.
Cosa possiamo fare per tornare liberi di scegliere e per essere lucidi nelle nostre decisioni alimentari dal momento in cui facciamo la spesa a quando cuciniamo e poi consumiamo il cibo? Dobbiamo diventare osservatori di noi stessi.
Come si fa? Prima di tutto, cerca di concentrarti su quello che stai facendo e sulle sensazioni che provi. I pensieri verranno e se ne andranno ma non forzarti di cacciarli via, piuttosto osservali e lasciali andare. Impara ad accettarli senza giudicarli. Trova un punto fermo al quale ritornare ogni volta che ti distrai: di solito si tratta di una sensazione fisica: se sei seduto può essere la sensazione del contatto tra i piedi e la terra, se stai cucinando ciò che provi quando tocchi un cibo particolare ecc.
Vediamo insieme come applicare la Mindfulness a 2 momenti chiave della nutrizione: fare la spesa, cucinare, mangiare.
Fare la spesa in modo consapevole: questo processo inizia da una lista della spesa che sia il risultato di una mente chiara e calma. Respira, concentrati e chiediti di cosa hai realmente bisogno. Assicurati di includere solo alimenti necessari e nelle quantità adeguate. Mentre sei al supermercato continua ad essere presente a ciò che stai facendo, quando ti distrai, torna al tuo punto fermo (può essere il contatto delle mani con il carrello ad esempio), osserva pensieri ed emozioni e poi lasciale andare senza sforzo e resistenza. Torna alla tua lista e scegli con amore e chiarezza i tuoi acquisti.
Cucinare in modo consapevole: molte delle persone che conosco sono convinte che cucinare sia una perdita di tempo, un dovere o minuti preziosi sottratti al “tempo per sé”. In realtà tutto il tempo può essere “tempo per sé” se non giudichiamo ciò che ci accade e non viviamo costantemente con il desiderio di essere altrove. Il segreto è quello di essere presenti anche quando cuciniamo, vivendo con gli occhi e la mente del principiante che osserva e agisce con curiosità ed entusiasmo.
Per cucinare consapevolmente osserva il cibo in ogni suo dettaglio: la forma, il colore ecc. Poi toccalo senti quali sensazioni ti dà: è freddo o caldo al tatto, è ruvido o liscio. Avvicinalo al naso e sentine l’odore che può essere piacevole o anche fastidioso. Quando tagli le verdure ad esempio, concentra la tua attenzione sull’azione: osserva la forma che stai dando loro, il movimento della lama, il rumore, le sensazioni che provi. Se arriva un pensiero che ti distrae guardalo, non sentirti in colpa, lascialo andare. Infine, quando metti le pietanze sul fuoco, presta attenzione agli odori.
Quando hai terminato di cucinare fai una ricognizione dello spazio che ti circonda: in che stato è la cucina? È sporca e nel caos più totale o è ordinata e pulita? Tieni presente che il caos esteriore rispecchia quello interiore. Cerca di tenere in ordine l’ambiente in cui cucini: ti aiuterà a restare in uno stato di calma durante la preparazione.
Questi consigli sono applicabili a qualsiasi aspetto della tua vita per godere pienamente di ciò che fai con una mente chiara e calma. La Mindfulness non è qualcosa che si cerca, si trova o si ottiene, è una capacità innaturale e innata, è quel luogo di calma che c’è da sempre dentro di noi e al quale tornare ogni volta in cui il caos della mente prende il sopravvento. È la chiave per migliorare le nostre vite attraverso la consapevolezza di sé.
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