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Perfettamente imperfetti

L’idea per questo post mi è venuta parlando con un amico. L’ultima volta in cui ci siamo visti, mi ha salutata e immediatamente ha esordito dicendo: “Continuo a fare lo stesso errore! Sai, Valentina, ci sono ricaduto di nuovo! Ma com’è possibile?”


La mia risposta è stata: “non essere così severo con te stesso, sono pochi gli sbagli ai quali non si possa rimediare. Quello che è successo ti sta solo ricordando che hai ancora qualcosa da imparare, ma non fartene un cruccio”.


Queste parole le direi a chiunque, inclusa me stessa. Ho passato anni a dirmi che non ero mai abbastanza brava, simpatica, precisa…la lista potrebbe essere infinita. Risultato: non trovavo pace.


Dopotutto, sono sicura che ciascuno di noi abbia delle qualità che lo rendono speciale, qualità che probabilmente altri non hanno. Quegli “altri” magari sono precisi, ma non sono estroversi, altri ancora sono simpatici ma non ordinati e così via. Questo ci fa capire che dobbiamo prima di tutto fare pace con ciò che siamo: speciali nelle nostre imperfezioni.


Non ha senso torturarsi per migliorare un aspetto di noi che decidiamo di dover cambiare solo perché ci confrontiamo con gli altri e vogliamo essere come loro. Dobbiamo solo essere noi stessi e prenderci cura di ciò che siamo.


Come una piantina cresce spontaneamente e germoglia producendo fiori meravigliosi, noi possiamo fiorire ma solo se ci permettiamo di farlo in modo spontaneo. Se siamo rose, non possiamo sforzarci di essere tulipani.


Imporsi di diventare qualcosa o qualcuno che risponde a un ideale esterno, ci porta a perdere la nostra identità. Spesso mi sento dire: “vorrei anche io meditare e fare yoga come te”, ma la mia risposta è sempre: “probabilmente non fa per te, se non ti viene spontaneo, oppure non è ancora il momento perché tu lo faccia.


La natura e l’universo sono perfetti e, se ascoltiamo la nostra anima, e non la mente che fa confronti e guarda sempre all’esterno, seguiremo il loro percorso diventando il fiore che siamo destinati ad essere e solo allora, saremo davvero felici.


Pertanto, anche quando sbagliamo, non prendiamoci troppo sul serio. Cerchiamo di comprendere qual è il messaggio dietro all’errore commesso, ma non facciamocene un cruccio. Impegniamoci sicuramente per porre rimedio ai nostri sbagli, ma sempre prendendoci il tempo che ci serve, senza fretta, senza regole, senza imposizioni.


Ti lascio con una citazione da uno dei miei libri preferiti: ”Il Tao di Winnie Pooh” di Benjamin Hoff (mia traduzione dalla versione inglese):


"Ciascuno di noi possiede qualcosa di speciale. Il saggio è sé stesso e lavora con ciò che ha e fa quello che può. [...] Ci sono cose di noi stessi delle quali dobbiamo sbarazzarci; cose che abbiamo bisogno di cambiare. Ma allo stesso tempo, non dobbiamo disperarci troppo, combattere troppo, essere troppo spietati. Sulla strada per capire ciò che ci è davvero utile e per diventare felici, molte di quelle cose cambieranno da sole, e su altre possiamo lavorare lungo la strada. La prima cosa che dobbiamo fare è riconoscere e fidarci della nostra Natura senza mai perderla di vista. [...] In ciascuno di noi c'è qualcosa di speciale da tenere stretto".




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