Esercizio per ridurre ansia e stress: S.T.O.P. fermati e riparti con energia
- officina della felicità
- 10 nov 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 27 ott 2021
iamo sempre impegnati a fare qualcosa e ci piace anche raccontare agli altri di esserlo sembra quasi una moda. Se non lo sei, se non ti senti almeno un po’ stressato, non sei considerata una persona di successo.
La conseguenza di questo stile di vita è che spesso, invece di rispondere in maniera ponderata, reagiamo. C’è una grande differenza tra queste due azioni: la prima è consapevole, la seconda non lo è.
Ci districhiamo tra mille impegni senza agire in consapevolezza e con l’unico obiettivo di tirare una riga sulla lista delle cose da fare. Risultato: a fine giornata siamo esausti, abbiamo corso come dei pazzi ma non ricordiamo nemmeno cosa abbiamo fatto. E in tutto questo ci dimentichiamo di agire per raggiungere l’obbiettivo più importante: vivere una vita piena, consapevole e su misura per noi.
A volte siamo sopraffatti dall’impulso di aggiungere più attività possibili nelle nostre giornate, come se, avere un minuto di pausa, fosse una colpa. Prendersi una pausa, invece, è il primo passo per dare una svolta alle nostre giornate. A volte è sufficiente un breve momento per fermarsi, respirare ed essere presenti a sé stessi.
La prima cosa da fare è diventare consapevoli dell’impulso che ci porta a incastrare come nel gioco del Tetris, impegno dopo impegno nelle nostre vite e imparare a dire di no. C’è chi definisce questa scelta semplicità volontaria, ossia un consapevole atto di semplificazione della propria vita in favore di un’esperienza più intesa delle proprie azioni.
Questa scelta implica il decidere di fare una cosa alla volta e assicurarsi di essere completamente presenti con la mente, il corpo e con il cuore in quell’azione.
Significa andare in meno luoghi durante la giornata, ma paradossalmente vederne di più, fare meno cose per poterne fare di più, comprare meno per poter avere di più. Tutto questo grazie alla pienezza dell’esperienza.
Questo stile di vita passa attraverso la scelta di rallentare, e non è facile, soprattutto quando si hanno famiglia e lavoro da gestire, ma significa essere selettivi e dedicare il giusto tempo e tempo di qualità, alle cose importanti. Basta scegliere, ad esempio, di non rispondere al telefono quando si è con i propri figli, non chiamare o mandare messaggi a chi non ha bisogno di sentirci, non accendere la TV solo per il gusto di farlo per poi non guardarla o guardarla distrattamente. Insomma, fare una cosa alla volta e farla al cento per cento.
Si tratta ovviamente di qualcosa di complesso da fare che richiede un buon equilibrio tra dovere e piacere.
Per imparare a rallentare, applichiamo insieme l'esercizio di mindfulness dello STOP:
- Stop
- Take a breath (respira)
- Observe (osserva/apriti)
- Proceed (procedi)
Ogni volta in cui senti che stai procedendo in automatico e sei in balia degli eventi e delle cose da fare, applica la regola dello stop e ritorna alla consapevolezza di questo istante, respira, osserva e poi procedi.
Ecco qualche occasione e consiglio per applicare l’esercizio dello STOP, rallentare e ricaricarsi durante la giornata.
1. Prima di acquistare qualcosa fermati e chiediti se ciò che stai per comprare ti serve davvero. Risparmierai denaro, tempo ed energia;
2. Quando ti ritrovi a prendere in mano il cellulare senza motivo. A volte è un’azione talmente automatica che non te ne rendi nemmeno conto, altre sei annoiato, altre ancora vivi nell’ansia di essere “tagliato fuori” da quello che sta accadendo. In ciascuno di questi casi, puoi mettere un post-it sul cellulare per ricordarti di prenderti una pausa e non controllarlo senza motivo, oppure metti un elastico intorno allo schermo: è un buon dissuasore. A questo proposito, ti lascio anche il link ad un post nel quale ti parlo di come dimenticare il tuo cellulare per un po’.
3. Prima di mandare un messaggio o una mail. Quante volte hai mandato un messaggio alla persona sbagliata? O hai scritto qualcosa di cui ti sei pentito? Prima di premere “invio”, rileggi, respira, fermati. Eviterai incomprensioni, litigi e situazioni imbarazzanti.
4. Quando sei arrabbiato o ferito. Questa è l’occasione migliore per prendersi una pausa: non chiamare, scrivere, incontrare qualcuno quando sei arrabbiato o ferito con quella persona in particolare, o per qualsiasi altro motivo. Fermati, scrivi come ti senti, rifletti, oppure fai una breve passeggiata. Ricarica la mente, ma soprattutto lascia andare le sensazioni negative. Se non ti fermi, il rischio è quello di compromettere un rapporto per aver agito d’impulso.
5. Quando ti svegli al mattino. Cerca di fare in modo che il tuo risveglio non sia traumatico. Svegliati 10 minuti prima del solito ma prenditi il tempo per stare a letto e aprire gli occhi con calma e concentrarti solo sul respiro e sulle sensazioni corporee. Prenditi il tempo per meditare, se ritieni che fa per te, o per ringraziare o ancora per bere una tazza di tè e fare colazione lentamente. Cerca di vivere seguendo i tuoi ritmi fin dal mattino.
6. Prima di dire “sì” quando vorresti dire “no”. Fermati per pensare, per ascoltarti, per capire ciò che vuoi. Non avere paura di dire “no” se è quello che senti sia giusto per te.
7. Quando hai la sensazione di non farcela più. Spesso, pur di portare a termine tutti gli impegni, lavoriamo e corriamo senza sosta e non ci ricordiamo nemmeno di mangiare. Dieci minuti di pausa non fanno una grande differenza sulla tua tabella di marcia, ma lo fanno sul tuo stato d’animo, sulla tua energia e sulla tua lucidità. Impara a capire quando è arrivato il momento di fermati, in questo modo otterrai risultati migliori.
Applicando queste semplici regole, ti renderai conto che nonostante le difficoltà, ne vale davvero la pena perché il ritorno è una meravigliosa libertà e la scoperta che meno è meglio.
Ti lascio con una frase che ho trovato su un segnalibro qualche anno fa: "fermati, chi non si ferma è perduto"
Guarda il video di questo post su Youtube: https://youtu.be/4YVIuSayvqg

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