Come iniziare a meditare: vai oltre le scuse.
- officina della felicità
- 1 dic 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 27 ott 2021
In questo post vediamo insieme le scuse che ti racconti per non meditare, gli ostacoli alla meditazione e come superarli.
La mente è abitudinaria e per questo motivo ha diverse difficoltà a uscire dalla sua zona di confort. Anche di fronte ad abitudini nocive. Pertanto, tenterà di opporre resistenza cercando di arrestare il ciclo del cambiamento. La meditazione è uno degli step del ciclo, forse quello con il quale abbiamo più difficoltà. Ma consapevolezza significa anche sapere che cercheremo di sabotarci, e non lasciare che ciò accada.
Vediamo insieme le resistenze più comuni alla meditazione e come superarle:
1. Non ho tempo: scusa classica che ci raccontiamo quando in realtà basterebbero anche solo 5 minuti di consapevolezza piena persino nel letto appena apriamo gli occhi. Basterebbe semplicemente restare pochi minuti solo presenti a se stessi, fermi, in ascolto del corpo e del respiro prima di alzarci. Inoltre, se ti osservi, noti quanto tempo inutile sprechi a mandare messaggi e a fare chiamate inutili, a controllare il feed dei social network.
Cosa fare: programma un momento della giornata per meditare. Inoltre con la mindfulness questa scusa non esiste perché puoi sempre dedicarti alla pratica informale portando la consapevolezza in tutto ciò che fai. Te ne parlo in questo video e in questo post.
Ti lascio anche il link al video della meditazione dei 3 minuti, con questa non puoi più avere scuse!!! https://youtu.be/RK0zYZSL28Y
2. Non ho un luogo adatto: per meditare non serve avere una stanza intera con la statuetta di Buddha, le candele, i cuscini ecc. Serve semplicemente un angolino nel quale ti senti a tuo agio. La mia casa, ad esempio, non ha nessuna delle cose di cui ti accennavo prima, anzi, ha davvero poco spazio per praticare, ma mi è sufficiente ritagliarmi un angolo, anche tra il letto e l’armadio, dove posso stare seduta con calma e lasciare andare i pensieri.
Cosa fare: trova il tuo spazio, anche solo un angolino, ma fai prima delle prove così sarai sicuro di sentirti a tuo agio.
3. Non c’è mai un minuto di silenzio: questo è un altro classico. Diamo sempre la colpa a fattori esterni. Il silenzio assoluto non esiste, nemmeno quando mediti alle 5 del mattino (a meno che non abiti in una zona completamente isolata). È ciò che hai dentro a fare la differenza insieme alla tua forza di volontà e motivazione, tutto il resto sono scuse.
Cosa fare: Se davvero fai fatica a meditare, scegli di farlo al mattino presto e alla sera prima di andare a dormire quando il rumore si riduce notevolmente.
4. Ho figli, marito ecc.: anche in questo caso, diamo la colpa agli altri per la nostra mancanza di motivazione.
Cosa fare: informali delle tue intenzioni e di’ loro che hai bisogno di collaborazione per portarlo avanti e che ci saranno dei momenti durante la giornata nei quali non sarai disponibile.
5. Non ce la faccio. Se Vuoi tutto e subito, la meditazione non fa per te. La meditazione richiede pazienza, costanza e pratica.
Cosa fare: porta con te la consapevolezza che servono pazienza e costanza per avere dei risultati e che la meditazione non è cercare il rilassamento, non è voler fermare la mente, la meditazione è essere con se stessi in questo istante a prescindere, senza cercare risultati. Non c’è una regola, non c’è uno standard, vivi la tua esperienza secondo le tue capacità.
6. Non funziona. Questo punto si ricollega al precedente e all’idea del cercare a tutti i costi un risultato. Il tutto e subito non esiste, a maggior ragione nella meditazione mindfulness.
Cosa fare: Goditi il viaggio con costanza e dedizione, osserva ciò che accade quando mediti e quando non lo fai, osserva come migliora la tua consapevolezza nel tempo, ma grazie alla costanza e un passo alla volta. Non partire in quarta pensando che qualcosa di miracoloso debba accadere, semplicemente medita con fiducia nelle tue capacità e nel fatto che hai intrapreso un percorso di cambiamento.
Infine qualche super consiglio in più:
- Osserva te stesso quando metti in atto queste scuse, questa forma di resistenza e diventarne consapevole per andare oltre senza incolparti e/o giudicarti.
- Tieni un diario nel quale prendi nota di ciò che accade durante la pratica meditativa e dei progressi fatti, oltre che dei benefici che hai potuto constatare. In questo modo sarai motivato a proseguire quando i vecchi schemi mentali ti diranno che è meglio stare a letto al caldo o fare qualcos’altro. Puoi scaricare il diario qui
- Ricorda sempre chiaramente la tua visione: la visione rappresenta i tuoi valori, ciò che conta davvero e ciò che vuoi essere nella vita, ciò che vuoi fare. Deve essere solo tua, profonda e tenace ed essere allineata con la tua essenza.
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Guarda il video di questo post qui_

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