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I miti da sfatare sull’olio – una prospettiva diversa


L’olio extravergine d’oliva, viene spesso chiamato “oro verde”. Amo questa definizione perché dà l’idea di quanto sia prezioso questo alimento.


Consideriamo le proprietà dell’olio extravergine d’oliva:


- è l’unico olio spremuto naturalmente senza l’utilizzo di solventi chimici;


- è il condimento con il miglior equilibrio di grassi: contiene acidi grassi monoinsaturi, che tra le sostanze grasse sono le più attive per la prevenzione dei disturbi cardiovascolari, e povero invece di grassi saturi;


- abbonda in acido oleico, un grasso monoinsaturo capace di regolare i livelli di colesterolo (riduce il livello di colesterolo LDL, “cattivo”, rispetto al livello del colesterolo HDL, “buono”);


- è molto resistente alle alterazioni e quindi sopporta bene le alte temperature senza generare sostanze nocive;


- contiene polifenoli, ossia antiossidanti naturali che aiutano a proteggere le cellule dai tumori;


- contiene vitamina E: un antiossidante naturale considerato la vitamina della bellezza;


Ora che abbiamo considerato le proprietà dell’olio d’oliva, sfatiamo insieme qualche mito su questo prezioso alimento:


- l’olio cotto e in particolare soffritto e fritto fa male. In una dieta basata su prodotti di origine animale e quindi già ricca di grassi saturi, l’olio è ovviamente un grasso che si va ad aggiungere a un’alimentazione che già abbonda di queste sostanze. Se poi fritto o soffritto, le calorie e i grassi aumentano affaticando il fegato e mettendo in pericolo il sistema circolatorio.


Invece, se la dieta è principalmente costituita da cereali integrali e verdure, l’olio cotto diventa essenziale poiché rappresenta un’ottima fonte di grassi, per di più insaturi e riscalda il corpo. Ricorda che i grassi non sono tutti da demonizzare: sono essenziali, ad esempio, per proteggere la membrana cellulare. La soluzione è sempre quella di creare una dieta bilanciata.


- L’olio crudo è meglio dell’olio cotto. L’olio ha una proprietà interessante: fa da veicolo al calore, è come una calamita. L’olio crudo attira il calore del corpo e lo porta in superficie, raffreddandolo. Cosa vuol dire?


1. Non dobbiamo pensare che l’olio crudo sia meglio di quello cotto e viceversa: dipende dalle situazioni e dalla stagione;


2. In inverno, è consigliato consumare olio in cottura poiché l’olio crudo raffredderebbe il corpo indebolendolo e rendendolo vulnerabile a malattie da raffreddamento, ad esempio;


3. In estate, se la persona non soffre di problemi di salute che impongono di evitare l’olio crudo, è possibile consumarlo tale poiché è adatto alla stagione.


Lo scopo di questo articolo, non è tanto quello di raccontarti le proprietà dell’olio extravergine d’oliva, ma quello di incoraggiarti a uscire dalla logica del “fa bene, fa male”

e chiederti, invece, “quale effetto ha sul mio corpo l’olio? Raffredda? Riscalda? Rafforza? Indebolisce?”. Sono domande da porsi di fronte ad ogni alimento.


Tutto ciò che è consumato il eccesso, anche la verdura, può dare fastidio al corpo, ma una dieta bilanciata, è fatta anche di olio (grassi) e si adatta alla stagione anche scegliendo il metodo di cottura corretto per il periodo dell’anno e per il nostro stato di salute.




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