Dimenticare se stessi per trovare se stessi
- officina della felicità
- 11 mar 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Un grande uomo, è un uomo privo di ego
CHUANG-TZU
Dimenticare se stessi è una delle cure migliori per l’anima. Farlo non significa non essere ciò che si è, al contrario, vuol dire andare oltre l’ego creato dalla mente, ed è solo in questo modo che possiamo ritrovare la nostra essenza.
È importante cercare di superare le identificazioni dell’ego per espandere la nostra consapevolezza. L’infelicità, la tristezza, la depressione sono spesso causate da queste identificazioni che ci fanno credere di essere quello che possediamo, la nostra carriera, il personaggio che recitiamo in tante situazioni e tanto altro.
La nostra vera identità va ben oltre queste convenzioni. Solo quando ce ne saremo liberati, proveremo uno stato di gioia e libertà che viene dal vuoto, quel vuoto che è dentro di noi e che rappresenta la nostra ricchezza interiore.
L’ego è anche la causa di tante paure come ad esempio quella di non essere all’altezza o di perdere ciò che possediamo, che ci fanno vivere in uno stato costante di ansia perdendo il contatto con la nostra parte più profonda.
Quando realizzi che non sei il tuo ego, non sei il tuo corpo, ma sei la tua essenza che è infinita e oltre ogni cosa, se ti concentri su di essa, diventi osservatore di te stesso e in quel momento ritrovi la pace.
Allentare le pressioni e le ossessioni della mente è già una forma di liberazione. Per questo motivo, meditare è uno dei grandi segreti per trovare la pace.
Un altro metodo per connettersi con il proprio sé consiste nel calmare il pensiero concentrandosi su quello che si sta facendo, immergendosi nelle azioni quotidiane più o meno importanti. Quando sei concentrato su qualcosa di particolarmente piacevole, quando la tua mente tace, quando sei in armonia con il tutto, l’ego si fa da parte e la gioia sgorga naturalmente dal cuore.
Quando sei completamente assorbito da ciò che stai facendo, per alcuni secondi non c’è più il soggetto che compie l’azione, colui che dice “IO faccio, IO penso, IO...”, diventi una cosa sola con l’istante che stai vivendo e l’osservatore e l’osservato scompaiono.
In questo modo, fermi il dualismo della mente che osserva, giudica e discrimina e l’Io scompare. La mente si rilassa, il corpo anche e ritorni alla tua essenza, al tuo centro diventando uno con il resto del mondo cogliendone l’unità.
Quando trascendi il tuo piccolo io, allora puoi essere veramente libero, questa liberazione sarà l’inizio della tua felicità.
Ti auguro ti trovare il tuo vero sé e la tua libertà.

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