Sostenibilità per l'anima e per il pianeta
- officina della felicità
- 26 mag 2019
- Tempo di lettura: 3 min
Ho dedicato le ultime settimane a vedere mostre e leggere libri sulla crisi climatica (e non ho ancora finito!).
Ad una mostra sul cambiamento climatico un bambino, di fronte alle immagini di un orso polare dice alla madre con voce triste: “mamma! Sta morendo”.
Questo mi fa sperare, sperare che le nuove generazioni siano più brave di noi. Ma per cambiare qualcosa, dobbiamo iniziare oggi, adesso.
Uno dei primi passi è l’informazione, quella vera, autentica con dati reali, senza false illusioni. Con l’informazione viene l’educazione per le nuove generazioni, ma anche per noi.
Tuttavia, leggendo il libro “La nostra casa è in fiamme” di Greta Thunberg, ho preso ancora più consapevolezza del fatto che la crisi climatica, come si legge nel testo “è l’indicatore di un’anomalia nel sistema”.
Oggi ci troviamo in una crisi della sostenibilità di cui il riscaldamento globale rappresenta un aspetto, come la febbre per il corpo è solo un sintomo che indica molto altro. Nel mondo cosiddetto occidentale, la crisi si manifesta anche sotto forma di malattie da stress, da isolamento e file sempre più lunghe nei reparti di psichiatria, soprattutto infantile.
Questo è accaduto perché diamo più importanza alla superficie anziché al contenuto, misuriamo il nostro valore con ciò che possediamo, con quanta carriera abbiamo fatto e persino con quanti viaggi facciamo per piacere o per lavoro. Uno stile di vita frenetico, folle e assolutamente insostenibile per l’anima, per il corpo e per il pianeta.
Abbiamo creato una separazione dalla natura e messo al primo posto l’apparenza, in questo modo siamo diventati una società insostenibile non solo a livello ambientale, ma anche umano: abbiamo superato un limite invisibile.
Il nostro stile di vita è diventato una minaccia per noi stessi e per il pianeta: siamo sempre più tristi, stanchi, depressi perché non riusciamo a stare al passo con la velocità che ci viene richiesta, con i modelli imperanti e perché spesso siamo costretti a diventare qualcosa che non siamo in nome del successo, o semplicemente per adeguarci.
Da cosa iniziare allora per riprenderci la nostra vita e la nostra Terra? Dal cambiare il nostro stile di vita partendo da un' azione cruciale:
Ritrovare prima di tutto noi stessi, la nostra essenza, non paragonandoci agli altri a ciò che hanno, a ciò che sono, al loro lavoro. Per farlo è fondamentale leggere, studiare, meditare, informarsi, guardarsi dentro, passare del tempo da soli, in silenzio.
Ciascuno di noi vale molto di più di ciò che immagina. Quando conosceremo davvero il nostro valore non avremo bisogno di conferme esterne e/o di oggetti ed esperienze che lo dimostrino.
A questo punto potremo diminuire il nostro impatto ecologico:
- Acquistando solo il necessario ed evitando gli sprechi di cibo, abbigliamento, accessori, oggetti vari;
- Scegliendo prodotti di qualità e sostenibili privilegiando la qualità alla quantità;
- Viaggiando meno in aereo, preferendo mezzi più sostenibili, prendendoci più tempo e godendo di più delle bellezze locali;
- Dedicando il tempo a camminare o scegliere la bicicletta per gli spostamenti, quando possibile;
- Avendo la cura di scegliere, in fase di acquisto, prodotti sfusi e non avvolti nella plastica.
E molto altro ancora.
In sostanza, si tratta, per citare ancora le parole di Greta Thunberg, di "scegliere tra economia ed ecologia".
Se vuoi qualche consiglio in più puoi trovarlo in altri articoli scorrendo il mio blog nella sezione per l’ambiente, ma anche gli articoli per l’anima possono aiutarti a ritrovare consapevolezza.
Se vuoi un aiuto in più, nel Manuale della Felicità, trovi moltissime pagine dedicate alla cura dell’anima e a te stesso, oppure prenota una sessione di Happiness Coaching con me.
La cura del pianeta inizia prima di tutto da noi: solo quando saremo forti abbastanza da non aver bisogno di uno stile di vita insostenibile, potremo essere sostenibili per noi stessi e per la Terra.

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