Le 4 cause principali della stitichezza e 4 rimedi per combatterla
- officina della felicità
- 23 gen 2020
- Tempo di lettura: 6 min
Aggiornamento: 25 apr 2020
Oggi trattiamo un argomento che sono sicura interesserà tutti, o quasi (coloro a cui non interessa sono tra i pochi fortunati nella nostra società): la stitichezza.
Si stima che 1 italiano su 5 ne soffra, circa il 20% della popolazione. A conferma di questi dati posso affermare che negli anni ho conosciuto tantissime persone che manifestano questo disturbo e ne ho aiutate altrettante a liberarsene. Io stessa, fin da bambina ero sempre stata considerata stitica il che mi ha privato per anni della possibilità di mangiare cibi come il cioccolato e mi ha sottoposto a una serie di problemi fisici ma anche emotivi. Oggi posso finalmente dire che la stitichezza non è più un problema.
L’intestino crasso è un organo fondamentale: aiuta il corpo a eliminare ciò di cui non ha più bisogno. Il ristagno intestinale può essere dannoso per l’organismo e indebolire il suo sistema immunitario, oltre a causare disturbi come cistite e infiammazione della prostata. Inoltre, viene considerato un secondo cervello perché è molto condizionato dal nostro stato d’animo, a tal punto che disturbi come la colite, ad esempio, hanno una forte componente emotiva. Per questa ragione, le cause della stitichezza possono essere sia fisiche che psicologiche. Vediamole insieme:
- Incapacità di lasciare andare il passato
- Stress e tensione
- Stile di vita sedentario
- Alimentazione sbagliata
- Scorretta masticazione
1. Incapacità di lasciare andare il passato: l’intestino è la metafora vivente della nostra abilità di staccarci dalle situazioni, persone, cose che ormai non appartengono più alla nostra vita. Quando parli con coloro che soffrono di stitichezza scopri anche che tendono a rimuginare, a restare ancorati a eventi ed emozioni passate che non servono più, spesso hanno anche difficoltà a dare agli altri sia in senso affettivo che materiale e tendono a trattenere tutto: oggetti, emozioni, ricordi, rancori.
Cosa puoi fare: impara ad accettare il presente con la consapevolezza che il passato è solo un fardello che ti porti dietro e che ti limita nel vivere una vita gioiosa. Il passato non può essere cambiato e non può essere fatto rivivere nel presente: riconoscerlo è un atto essenziale. Impara ad osservare quanto di positivo ti riserva la vita proprio in questo istante, lascia andare persone, situazioni, emozioni, oggetti che non ti servono più, apriti alla vita e al suo scorrere nel qui e ora.
2. Stress e tensione: una vita all’insegna della velocità spesso ci priva anche della possibilità di fermarci quando ne abbiamo bisogno per evacuare. In questo modo il cervello crea un vero e proprio blocco che diventerà automatico in tutte le situazioni analoghe (personalmente mi succede quando devo prendere il treno molto presto al mattino, ad esempio). La tensione, inoltre, porta l’intestino a contrarsi e ne mina la capacità di rilassarsi provocando dolori al basso ventre e stitichezza. Lo stress inoltre, può essere la causa di colite: il pensare e ripensare, la tensione, l’ansia, ci portano spesso ad avere attacchi di dissenteria seguiti da giorni senza riuscire ad evacuare. Questo meccanismo infiamma l’intestino e lo priva di regolarità.
Cosa puoi fare: il modo migliore per combattere lo stress è prima di tutto essere presenti a se stessi in quello che si fa senza secondi pensieri, senza occuparsi di mille cose contemporaneamente, senza essere già con la testa in ciò che dovrai fare più tardi. Un’ottima strategia consiste nel fermarsi e fare una lista scritta o mentale delle cose che veramente devi portare a termine. Spesso tendiamo ad aggiungere impegni su impegni alle nostre giornate e, ancora più spesso, tutte queste incombenze non sono vitali: sii più selettivo. Conosco persone che arrivano in palestra stressatissime e anche la lezione di yoga, pilates o l’attività fisica in generale, è causa di stress. Ma che senso ha? Meglio ridurre la frequenza ma goderci quel momento in modo che sia davvero un’occasione di svago.
3. Stile di vita sedentario: il corpo umano è concepito per muoversi, pertanto, creare occasioni per svolgere attività fisica o una semplice passeggiata, è essenziale per la sua salute e forza. La stessa cosa vale per l’intestino: è un organo che necessita di movimento e, in caso di sedentarietà, tende a creare ristagni.
Cosa puoi fare: assicurati di fare del movimento ogni giorno. E' sufficiente passeggiare per almeno 30 minuti. Parcheggia distante dall’ufficio, passeggia in pausa pranzo, scendi una o più fermate prima dal tram o metrò. Ritagliati un’occasione per muoverti come ritieni più opportuno.
4. Alimentazione sbagliata: questa è la causa principale della stitichezza. Siamo tra le popolazioni con le condizioni di vita migliori al mondo, abbiamo a nostra disposizione tutto il cibo che possiamo desiderare, eppure soffriamo di stitichezza molto più delle popolazioni meno fortunate di noi. Evidentemente c’è qualcosa che non funziona in ciò che mangiamo.
Sicuramente eccediamo con il consumo di cibi raffinati e industriali che mancano delle fibre necessarie al transito intestinale e che sono privi di quella vitalità che rafforza il nostro organismo.
La macrobiotica da questo punto di vista considera due tipi di stitichezza dovuti all’alimentazione: una YIN e una YANG. E poi ci sono i casi in cui le cause sono sia yin sia yang e il nostro intestino è “strapazzato” da un consumo di cibi appartenenti agli estremi delle due categorie.
Andiamo con ordine: la stitichezza YIN è un disturbo dovuto al consumo di un eccesso di cibi che indeboliscono ed espandono il nostro intestino. Un intestino debole ed espanso non ha la forza per evacuare con regolarità. Quali sono i cibi più indebolenti ed espansivi?
Zuccheri e dolcificanti (eccetto sciroppo d’acero, malto di riso e d’orzo), latticini, farine e cereali raffinati, caffè e cacao, frutta tropicale, consumo eccessivo – in alcuni casi – di olio crudo, frutta cruda, yogurt e latti vegetali.
La stitichezza YANG è invece causata dall’assunzione eccessiva di prodotti contraenti tra i quali: carne, insaccati, formaggi stagionati, sale, prodotti da forno. Questi cibi non consentono all’intestino di rilassarsi.
Cosa puoi fare: basa la tua alimentazione su cereali integrali (in particolare riso integrale che è il cereale più benefico per l'intestino,trovi una ricetta golosa qui), verdure e frutta di stagione e legumi relegando alle occasioni speciali i cibi eccessivamente yin o yang. Utilizzare ad ogni pasto, o una volta al giorno, un prodotto fermentato: crauti, miso (qui trovi la ricetta della zuppa di miso), shoyu, tamari o umeboshi in acidulato o in purea. I prodotti fermentati sono appunto ricchi di fermenti che contribuiscono alla salute della flora intestinale.
5. Veniamo ora ad una causa che spesso non consideriamo: la masticazione.
La digestione del cibo inizia nella bocca, pertanto è essenziale masticare il più possibile per facilitare il lavoro degli organi digestivi. Se sminuzziamo il cibo con cura prima di deglutirlo, l’intestino dovrà lavorare meno per processarlo ed espellerlo, eviteremo anche gonfiore e dolori addominali.
Cosa puoi fare: riduci la dimensione dei bocconi di cibo che metti in bocca in modo da partire già avvantaggiato. Mastica ogni boccone almeno 20 volte, magari anche 30. Questo implica dedicare ai pasti il tempo necessario e non mangiare mentre stai già facendo altro.
So che stai pensando: 'va bene, ma qualche rimedio un po' più veloce non c'è?' E allora ecco per te 4 rimedi speciali:
1. Succo di mela caldo: è un ottimo rimedio in caso di contrazione perché rilassante (ma non indebolente), per questo motivo, aiuta a combattere lo stress. Per una versione più efficace puoi sciogliere anche un cucchiaino di agar agar (lo trovi nei negozi di alimenti biologici ma anche in alcuni supermercati) e scaldare il tutto lasciandolo bollire per un minuto.
2. Sesamo: il sesamo è un lubrificante naturale per l’intestino. Ti consiglio di utilizzare l’olio di semi di sesamo alternandolo con quello d’oliva. A me piace moltissimo saltare le verdure verdi e il riso con l’olio di sesamo. Un altro modo per consumare sesamo è condire i piatti con un cucchiaino di gomasio.
3. Kuzu umeboshi: un rimedio tonificante e alcalinizzante per l’intero apparato digerente. Trovi le sue proprietà e la ricetta del rimedio qui.
4. Prepara un kanten: Il kanten è un dolce golosissimo che aiuta a contrastare la voglia di dolce ma che è utile anche in caso di stitichezza (contiene infatti agar agar e succo di mela)
Ecco la ricetta di quello al limone, ma puoi farlo anche con altra frutta:
Ingredienti:
Il succo di un limone, 1 litro di succo di mela, 2.5 c di agar agar in polvere un pizzico di sale.
Procedimento: Unisci succo di mela, sale e agar agar e porta a ebollizione. Lascia sobbollire per 2-3 minuti rimestando con la frusta. Spegni il fuoco e versa il succo di limone o la frutta.
Puoi: versare il contenuto in coppette e aspettare che si raffreddi fino a creare una gelatina, oppure, se preferisci una consistenza più morbida, frulla il composto e solo successivamente, riponilo nelle coppette.
Questi sono solo alcuni consigli per migliorare il transito intestinale. Tuttavia, l’unico modo per risolvere il problema definitivamente è un cambio di abitudini alimentari. Se sei interessato ad un piano personalizzato per migliorare la tua salute e risolvere la stitichezza per sempre, lavora con me. Trovi le informazioni sulla mia consulenza qui.
A presto!
Valentina

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