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Cambia il tuo modo di pensare e ritrova la tua energia.

Il tema "come avere più energia" è sicuramente uno dei più richiesti: le persone in consulenza mi parlano sempre di quanto siano stanche e non riescano a fare tutto ciò che vogliono o devono.

Uno dei motivi per i quali sei sempre stanco può essere la gestione del tempo, un tema che ho già affrontato in questo post.

La stanchezza è anche dovuta ad un’alimentazione errata che ci priva di energie invece che darcene, probabilmente si tratta di uno stile alimentare che indebolisce i tuoi reni, anche su questo argomento trovi un post molto utile qui.

Ma veniamo alla terza causa della mancanza di energia: i tuoi pensieri. Scommetto che non ci avevi mai pensato!

Il pensiero ha una forza incredibile, te ne sarai reso conto quando, iniziando a pensare ininterrottamente a un problema, ti sei sentito spossato e magari ti è venuto anche il mal di testa.

Tutto inizia con un pensiero che poi diventa emozione e quando questo circolo vizioso pensiero-emozione-pensiero non si ferma, il risultato è un senso di mancanza di energia.

Quali sono i pensieri che più di tolgono energia e cosa puoi fare?

1. La lista delle cose da fare. Quando ti svegli al mattino e, ancor prima di esserti lavato la faccia, inizia a precorrere la lista delle cose da fare più e più volte, magari con anche un po’ di ansia, sei già proiettato nella giornata che ti aspetta. Il tuo corpo non ha ancora iniziato a lavorare, ma la tua mente sì e, così facendo, gli trasmette delle sensazioni: agitazione, stress, tensione, ansia. Il corpo diventa teso come una corda che prima o poi si spezza lasciandoti esausta.


Consiglio: come dice l’antico proverbio zen: ”quando cammini, cammina. Quando mangi, mangia”, sii sempre presente con corpo e mente in ciò che fai, agisci con consapevolezza. Non ha senso fare una cosa e contemporaneamente pensare alle altre incombenze. Questo atteggiamento ti distrae e impegna il tuo corpo su un’attività e la testa su un’altra: non c’è strategia migliore per stressarsi ed esaurirsi in pochi minuti.

2. Giudicare ciò che stai facendo. Stai lavorando ma la tua mente pensa che vorresti essere al mare. Sono solo le 10 del mattino ma continui a pensare che vorresti fossero le 18 per uscire dall’ufficio e andare in palestra. Giudicare come giusto o sbagliato, come meglio o peggio ciò che fai tiene la testa impegnata in una serie di pensieri di giudizi e pregiudizi e, come nel caso precedente, crea un chiacchiericcio mentale che, non solo ti mette di cattivo umore, ma ti priva di energia. Non giudicare ciò che stai facendo o devi fare: la vita è fatta di incombenze e di momenti di svago, senza gli uni non potremmo goderci gli altri. Fai del tuo meglio per trovare un equilibrio tra queste due dimensioni della vita accettando il fatto che debbano convivere.

3. Controllare e programmare tutto, anche il tempo libero. A volte cadiamo nella trappola del dover riempire ogni istante, quasi avessimo paura del vuoto e della solitudine. Lo facciamo con il telefono chiamando, messaggiando o passando del tempo sui social, ma lo facciamo anche programmando nel dettaglio ogni singolo istante. In questo modo, il tempo libero non è più libero, ma diventa un impegno. Si perde la spontaneità e la leggerezza di questi momenti di libertà per la paura occasioni mancate, di restare indietro e non sfruttare al massimo la vita. E allora, anche nelle giornate di festa, passiamo in rassegna con la mente tutto il programma della giornata e così questa diventa al pari di un giorno di lavoro qualunque.

4. Fare più cose contemporaneamente. Questo atteggiamento è ancora più spossante degli altri perché, non solo facciamo una cosa e contemporaneamente pensiamo già a ciò che dovremo fare poi, ma svolgiamo anche più azioni nello stesso istante. Risultato: non siamo presenti in nulla di ciò che stiamo svolgendo, non ci ricordiamo nemmeno cosa abbiamo fatto 1 minuto prima e cosa dobbiamo fare tra un istante. Ti è mai capitato di alzarti, andare in una stanza della casa e poi chiederti cosa ci fossi andato a fare? Ti chiedi spesso: “cosa stavo cercando”? Questo è un classico esempio del fare tutto, troppo, nello stesso instante.

Ricapitolando, se ti ritrovi in una o più di questi esempi, ti consiglio di:


- Fare una cosa alla volta;


- Agire con assoluta concentrazione senza pensare ad altro o fare altro;


- Non giudicare l’azione che stai svolgendo, non chiederti cosa sarebbe meglio fare in questo momento, non andare con il pensiero al presente alternativo che vorresti vivere ora;


- Non programmare l’intera giornata e soprattutto il tempo libero: lasciati la libertà di scegliere in base allo stato d’animo del momento, concedendoti un margine di flessibilità.


Ricorda che sei sempre tu a scegliere come affrontare le situazioni e che il tuo atteggiamento contribuisce al tuo stato fisico ed emotivo. Puoi iniziare da oggi a scegliere di preservare le tue energie per vivere una vita più piena e, soprattutto, più consapevole.


Per concludere ti suggerisco di seguito un esercizio per imparare ad essere presente in ciò che fai e che ha anche un grade potere anti-stress: la camminata consapevole.


1. Esci a camminare oppure cammina in una stanza di casa senza seguire una direzione precisa: compi questa azione senza scopo, cerca solo di essere presente a te stesso.


2. Concentrati sul tuo corpo, le sue sensazioni, il contatto con la terra e i tuoi vestiti, ma soprattutto cerca di non fare nessun rumore, porta il silenzio fuori e dentro di te.

3. Ora ritorna seduto o torna a casa e per qualche minuto chiudi gli occhi e respira. Concentrati ancora sul tuo corpo e sul suo respiro.




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