5 cose da fare per mangiare sano
- officina della felicità
- 15 lug 2019
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 25 apr 2020
Siamo abituati a vedere il cibo come una combinazione di molecole: ferro, calcio, omega 3 e tanto altro. Questo approccio ci allontana dalla natura che, come si legge anche nel Tao Te Ching, è caratterizzata dalla semplicità. La semplicità è la sua perfezione.
Abbiamo assunto questo approccio al cibo perché ci siamo dimenticati delle stagioni e dei ritmi dell’ambiente in cui viviamo che ci offre ciò che serve, al momento giusto. Si tratta del tanto enfatizzato concetto di stagionalità.
Allo stesso modo, abbiamo anche perso il valore che attribuiamo agli alimenti che consumiamo, che è poi un valore personale. Nutrirci in modo sano vuol dire prima di tutto, dare valore a noi stessi, significa assumerci la responsabilità della nostra salute, di quella del pianeta e della qualità della vita di chi ci sta vicino.
La mancata comprensione del valore attribuito al cibo, è evidente nel modo in cui mangiamo: distratti, senza mettere amore in ciò che cuciniamo, senza prestare attenzione a quello che acquistiamo al supermercato e che finisce sulla nostra tavola. Il momento dei pasti è ridotto a pochi minuti distratti e frettolosi nei quali spesso, oltre a ingoiare cibo, ingoiamo emozioni - stress, rabbia, frustrazione - perdendo il controllo di ciò con cui ci nutriamo e facendoci trascinare dalla gola e dall’emotività.
Il cibo, in questo modo, diventa una vera e propria trappola che ci porta disturbi: tra i più diffusi abbiamo ipertensione, diabete, gastrite, reflusso ecc. La realtà è che queste patologie ci stanno dicendo che c’è qualcosa da cambiare e che questo qualcosa non può essere assopito con un farmaco, ma deve portare a un cambiamento nel nostro stile di vita, non solo nella nostra alimentazione.
Quali sono i primi passi per cambiare stile di vita?
1. Iniziare a togliere ciò che ci fa male: spesso ci concentriamo sull’assunzione di vitamine e sali minerali senza renderci conto che, non solo non è sufficiente, ma se la nostra alimentazione non è equilibrata, la loro assimilazione non avverrà pienamente (a questo proposito ti potrebbe interessare questo articolo sul calcio). Per questo motivo, quando assisto le persone in consulenza, non prescrivo diete (non sono una dietologa), ma insegno loro come mettere ordine nella loro alimentazione e vita per ritrovare il benessere attraverso l'equilibrio.
2. Alleggerire e semplificare i nostri pasti: basare la nostra alimentazione su cereali integrali, verdure e legumi (la classica dieta mediterranea pre-industrializzazione selvaggia) e su prodotti freschi e non preconfezionati e industrialmente trattati.
3. Dare valore a noi stessi e alla nostra salute: solo quando siamo in grado di apprezzarci e valorizzarci possiamo capire che la nostra salute è più importante di qualsiasi cosa e che alla base, c’è la scelta di uno stile di vita sano.
4. Dare valore ai nostri pasti: ricordiamoci che il pasto è un momento importante, un rito di salute e che è essenziale dedicargli il tempo e l’attenzione necessaria: cuciniamo, mangiamo seduti (magari evitando discorsi che poi ci fanno venire il mal di stomaco) e ricordiamoci di masticare e assaporare. Masticare e gustare i cibi è uno dei segreti per la perdita di peso e per la salute del nostro apparato digerente.
5. Rallentare, godere di ogni istante, respirare, liberarci di impegni inutili che portano solo stress. Dobbiamo capire quali sono le cose che davvero contano nella nostra vita e mettere le nostre energie in quelle, tralasciando il resto. Solo così potremo ridurre lo stress.
Ricordiamo sempre che il corpo è in grado di auto guarirsi quando non lo sovraccarichiamo di troppo cibo o di cibo eccessivamente difficile da digerire o sostanze tossiche, iniziamo a dargli e soprattutto a darCI valore.
Come dice il dottor Franco Berrino: "mangiare bene è un attribuzione di valore personale, dobbiamo scrivere il nostro nome in cima alla lista della spesa”.
Possiamo iniziare da oggi a volerci bene, non serve aspettare, forse abbiamo già aspettato anche troppo. Accettiamo che il cambiamento è possibile, necessario ed è un atto di responsabilità e di amore verso noi stessi, l’ambiente e chi ci sta vicino.

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